1988… Febbraio… Un ospedale di Palermo. Non ricordo quale sia. Si tratta di diciannove anni fa. Se ben ricordo quest'altro particolare, ho chiesto dove si trovasse solo per una curiosità rituale. L'ospedale è immenso. Forse lo è per i miei quindici anni; freschi freschi. Mio padre mi affianca, giorno e notte. Dovrebbe essere il mio migliore amico: non tutti i sogni riesco a confidarglieli, come non tutte le paure. Ma è lì, con o senza la mia amicizia. Per il meraviglioso padre che è (un padre non dovrebbe avere aggettivi che lo qualifichino, o è un padre o non lo è; se lo è, può esserlo solo in modo meraviglioso) mi ama senza chiedere amore in cambio. Ma lo amo – anche per questo suo dare amore. Non può lasciarmi senza che respiri creatività: mi compra due piccoli album da disegno e più volte a settimana mi compra dei fumetti: ZAGOR, CONAN, TEX. Scoprire che esistono fumetti oltre Topolino (che mi compra alternando ai tre citati) mi ha trasformato.
I disegni che ho realizzato in ospedale – grazie a quegli albi – saranno qui "etichettati" col titolo del post.
2007… Gennaio… Ad oggi, questi albi sono smarriti! Ne piango davvero l'assenza – sono il simbolo della paternità che mi abbraccia con ciò che mi ha insegnato, anche semplicemente con la sua vita. A mesi è il suo compleanno, lo è ogni giorno.
Io ho scritto, il mio Jackind ha errato, con:
Canción Del Mariachi [DESPERADO. USA. 1995. Los LOBOS; Antonio BANDERAS]
Hymne [OPÉRA SAUVAGE. GR. 1979. VANGELIS]
Hymne [OPÉRA SAUVAGE. GR. 1979. VANGELIS]
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