20070131

A-weema-weh, Io Canto...

«Io Canto L'Individuo

Io canto l'individuo, la singola persona,

Al tempo stesso canto la Democrazia, la massa.

L'organismo, da capo a piedi, canto,
La semplice fisionomia, il cervello da soli non sono degni della Musa: la Forma integrale ne è ben più degna,
E la Femmina canto parimenti che il Maschio.

Canto la vita immensa in passione, pulsazioni e forza,
Lieto, per le più libere azioni che sotto leggi divine si attuano,
Canto l'uomo Moderno.»

[Walter WHITMAN]
Ci si chiede sempre come si può evitare che la Foresta Amazzonica venga sradicata dal suo continente, se non vi sono soldi per effettuare, ad esempio, tutte le costosissime stampe tipografiche senza la necessità di abbattimento degli alberi.
Ci si chiede sempre come si può evitare che in Africa manchi acqua alle persone che vi vivono, gli ospedali, le scuole se ogni cosa ha costi elevatissimi anche solo per trasportarli fin lì.
Ci si chiede perché si investono i propri soldi nel fumo, negli orpelli per se e la casa acquistati in altre terre, per l'abbigliamento a buon mercato, e chi più ne ha più ne metta, senza attingere (oltre che dal portafogli) alle proprie coscienze; ognuno di questi nostri capricci è il combustibile... velenoso, inumano... del depauperamento dell'onore, dell'annichilimento dell'infanzia, dell'ignoranza dell'altruismo, del discredito della fratellanza; stiamo volutamente inerti circondati dalle guerre del Capitale e dalle guerre degli affetti alla sindrome del territorio; ci si chiede perché ognuno tira l'acqua verso il proprio mulino e nessuno mette questo bene al servizio di altri, in comunità con gli altri: acqua e mulino, beni stretti a se: serpi in seno. Perché nessuno vuole un mulino che sia di tutti?
Ci si chiede perché mancano soldi per la ricerca spaziale, per la ricerca genetica, per la ricerca medica... e le guerre, come le feste nazionali e internazionali, sono sempre finanziate senza lesinare sulle energie, a sacrificio del cittadino. Tuttavia, nessuno cittadino alza un occhio verso le oltre 300 guerre che ogni giorno annientano l'Umanità, né tende un orecchio verso Il Verde che geme... quando ci sarebbe bisogno di un pezzo di anima!
Siamo animali vestiti di civiltà, l'abito ci fa ciò che ipocritamente e caducamente vogliamo apparire.
Ci si chiede perché stiamo incidendo sulla lapide dell'Umanità che non vogliamo essere stati umani!
Ci si chiede perché non vengano costruiti più centri giovanili e senili, per ogni città: perché mancano quelli di recupero, aggregazione, cultura...
Ci si chiede perché manchino soldi per migliorare le reti stradali, per migliorare le strutture di polizia e sanità, per migliorare la pulizia cittadina, per migliorare la sorveglianza dei boschi, per eliminare il randagismo e la rattizzazione metropolitana - chi vuole essere lo scarafaggio della propria vita? -, per migliorare le possibilità di realizzare i propri sogni, per migliorare la qualità delle acque e dell'aria tutta!

Ci si chiede perché c'è una unilaterale distribuzione delle possibilità...
Perché si da a chi già ha!
E ci si lamenta, dopo esserselo chiesto, che nessuno muove niente, che nessuno di noi può far nulla: c'è sempre chi è più forte di noi; tanto vale lasciar le cose come stanno; chi vivrà vedrà.
Se chi resterà avrà occhi per vedere. SARÀ LIBERO!
Se avrà un mondo da ammirare. SARÀ VIVO!
Ma una soluzione c'è. La più piccola. La più semplice. La più umana.
.
.
.
Unificarsi in un Popolo, l'Umanità, sotto l'«Unico Cielo»
di questa pazza gaia Sfera Azzurra!


Risuoniamo delle vite che ci hanno preceduto.
Echeggiamo delle azioni che ci hanno costituito.
Siamo liberi di essere noi stessi perché altri prima di noi hanno conosciuto la libertà.
Siamo Uomini perché l'Umanità ci precede.
Siamo Sentieri poiché gli Orizzonti ci attendono...
E siamo Navis Fate, dell'Acqua la Gloria!

Saremo Vita - sognando o baciando -
saremo Vita sognando e baciando
... di quale destino?


«La Nave Salpa

Guarda l'illimite mare,
Sul suo seno s'avvia una nave, spiegando tutte le vele, issati i velaccini,
Alto fluttua il pennone mentr'essa prende l'abbrivio e avanza, così maestosa - emule l'onde la seguono da presso,
E di curve fluenti la circondano, di spuma brillante.
»

[Walter WHITMAN]


* * *
Mi raccomando, ascoltate le canzoni che accompagneranno i miei scritti: ognuna di esse, a modo loro, aggiunge o focalizza il mio testo... O lo accompagna, meramente...




Io ho scritto, il mio Jackind ha errato, con:
The Lion Sleep Tonight [THE LION SLEEP TONIGHT. US. 1962. THE TOKENS]
Mahk Jchi [MUSIC FOR THE NATIVE AMERICANS. US. 1994. Robbie ROBERTSON]

The Lion Cries [COUNTRY GIRL. US. 1989. Myriam MAKEBA]

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