&PopEa . . . E il pop si fa ente autonomo, e se ne infischia di ogni altra entità: per questo, che nell'Isola di Circe, soggiogati dal fascino dell'“imbellezza”, i suoi maschi sono in realtà maiali.
E quale isolano della dimora della strega vuole esser immune dall'anti-ozio.
Con chi si può costruire qualcosa se il tempo, la vita, l'amicizia, lo spazio sono "maialati" e non Oziati?
L'Era del POP – cioè, ove l'identità il dovere la professionalità, una volta richiesti nella vita sono avulsi – non ha una data, non c'è un inizio riscontrabile su alcun calendario, alcuna latitudine: è l'accidia. Punto. Il punto che fa fare all'Umanità un codardo e indolente POP.
Vivere nell'&PopEa significa bandire le cattedre dove scoprire nuove prospettive, spaventarsi dei banchi dove divenire sé stessi, restare chiusi nelle “quattro mura del buio” per non proferire alcun «Barbarico YAWP!»
Chi grida di paura, di silenzi, chi grida per stagnare ha partorito l'&PopEa.
Io contro costoro non grido!
La mia vita – che esiste per il movimento – non può generare alcun "POP".
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Guarda caso, c'è una similitudine nel mondo dell'editoria a fumetti
(Uno?)
porta specularmente il medesimo nome: il nome dell'individuo che ha fatto fallire il proprio progetto non pagando chi lavorava per lui: Mark ALESSI fondatore e "malpagatore" della casa editrice CROSSGEN.
Un nome ambiguo, quello dell'editore: lo porterebbe chi è destinato a proteggere. Ma a proteggere chi? In questi due casi, sé stessi!
