20200327

#IoRestoACasaCiatuECiuri:


Nella rete in cui ci sentiamo pescati (per non ferire nessuno, includo anche me) vi sono molte domande: ci sono quelle che poniamo a noi stessi, quelle che tutti ci rivolgono, quelle che possiamo lasciare sul tavolo e attendere che qualcuno le raccolga per far parte… della rete sociale che rendiamo viva. Esattamente, #DiligenteLettore, viva grazie alle nostre domande… quando queste si stringono la mano e un dì si abbracciano!

#iorestoacasacome cittadino che, visionario, progetta una rivoluzione;
#iorestoacasadi chi migliora il proprio essere una famiglia insieme a me;
#iorestoacasase mi vuoi nella tua casa domani;
#iorestoacasaper cercare quegli angoli con cui – pur sapendo che vi sono e che devo solo fissarvi lo sguardo – non ho ancora stretto un rapporto, 
#iorestoacasacon il focolare partecipativo proficuo e #criscienti!

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#VITA11 + #LaDiligenzaDelSapere | #Liberanteca: la libera teca delle opinioni.

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#italia#Italy#Sicilia / #Sicily.




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#IoRestoACasaCiatuECiuri: Nella rete in cui ci sentiamo pescati (per non ferire nessuno, includo anche me) vi sono molte domande: ci sono quelle che poniamo a noi stessi, quelle che tutti ci rivolgono, quelle che possiamo lasciare sul tavolo e attendere che qualcuno le raccolga per far parte… della rete sociale che rendiamo viva. Esattamente, #DiligenteLettore, viva grazie alle nostre domande… quando queste si stringono la mano e un dì si abbracciano! #iorestoacasacome cittadino che, visionario, progetta una rivoluzione; #iorestoacasadi chi migliora il proprio essere una famiglia insieme a me; #iorestoacasase mi vuoi nella tua casa domani; #iorestoacasaper cercare quegli angoli con cui – pur sapendo che vi sono e che devo solo fissarvi lo sguardo – non ho ancora stretto un rapporto,  #iorestoacasacon il focolare partecipativo proficuo e #criscienti! | | #Sharesilience: #VITA11 + #LaDiligenzaDelSapere | #Liberanteca: la #libera teca delle opinioni. | | #Illustration or #photography?; #tecnicamista / #mixedtechnique; #painting. #Art, #artlover, #artporn. + #Coronavirusitalianews. #Covid19. #Pandemia; #contagio. #italia/ #Italy; #Sicilia / #Sicily.
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20200320

CONTI PER VIVER APRICO?



Fino a quanto dobbiamo contare?
Quante filiere economiche hanno sfaldato la rete dell’economia mondiale per la massificazione (la fantomatica globalizzazione) dei prodotti non di prima necessità? Nell’oggi, l’era del contagio VentiVenti, la rete si palesa fragile in tanti punti nodali e insaziabile in troppe linee superflue, la qual cosa produce sterili linee stigee.
Fino a quanto dobbiamo contare perché non si produca l’improducibile? Chi produce senza legge, diritti civili, norme igieniche, sfalda una società potenzialmente rigogliosa in quanto figlia della Terra, equilibrata nel suo caos esplorativo, focolare come figlia delle Stelle.
Quanti individui dobbiamo contare indifferenti all’individuo che gli vive accanto e che per questo costituisce la sua intima società?
Quante settimane servono alla persona per innestare nel proprio DNA culturale che l’“io” è commisurato al “noi”? Si guarda l’altro da un balcone, da un divisorio trasparente, uno schermo distante “anni luce”: quanto c’è da contare per sentire oltre che vedere, ascoltare insieme a osservare?
Quante stagioni dobbiamo contare per una nazionalità radicata partecipata.
Per quanto affascinante, non lasciamo che la nostra vita sia una bellezza ageminata, conteremmo solo abbagli: le regole che hanno recintato, imbrigliato, insabbiato, possiamo contarle?
Chi ancora lavora per soldi: perché ne vuole e perché non può non averne; chi lavora perché lo Stato non lo invita al sicuro in casa. Chi esce perché la propria psiche è inabile a un processo delle vita al di fuori del labirinto. Chi è più social che mai con le “star” perché non sa dialogare in casa; chi estende il proprio essere “star” perché non ha altri impegni lavorativi e ludici. Chi attende sull’attenti e chi in attesa; chi prega a mani giunte e chi prega col palmo aperto. 
Riformulare quanto fin’ora non funziona e la formula fondante; se il gioco si va sgretolando portando in rovina i giocatori è il momento che chi partecipa cambi le regole. O sarà il gioco a cambiarle invece nostra: è una legge precipua per preservare la nostra vita sociale, emotiva, progettuale.
Da febbraio? Da gennaio? Da Dicembre? Da settembre? Dalla Cina, dalla Germania, dall’Italia… dal familiare? Dalla primavera? Dall'inverno? Dall'autunno? Quante estati io vedo prima che il torrido edonismo sia farfalla “fenicea” – dunque, non più bruco, bensì “drago sfarfallante”. Conto quanto e cosa occorra per essere sfavillante spumeggiante e umano!
Quante persone individui della specie umana, imperiture fenici con polvere di stelle; quante persone maschere di abominio di un teatro marcio e cinereo!
Quanti numeri avrà il conteggio?
Se tu conti, io posso contare e fare in modo che tu possa contare!
Può essere che sia l’indole trinakriota ma credo che non ci sia un futuro imminente; c’è un futuro immane a cui non sappiamo dare la mano; io canto scrivo e disegno l’immanenza per cessare il computo e mantenere vivo il mio compito di essere vivente!
Quante volte dobbiamo contare?
Io sono Trinakriota, e in quanto Siciliano il chiuso è un cielo stellato tra i marosi, è braccia aperte che brindano commensali, è #CiatuECiuri!


Vivi l’immanenza aprica!


[versione redazionale / editing:]
Fino a quanto dobbiamo contare?
Filiere sfaldano la rete economica per massificare prodotti. Nell’era del contagio #VentiVenti la rete si palesa fragile in punti nodali, insaziabile in linee superflue; produce sterili linee stigee.
Chi produce senza legge né diritti sfalda una società potenzialmente rigogliosa in quanto figlia della Terra, equilibrata nel suo caos esplorativo, focolare come figlia delle Stelle.
Quanti individui dobbiam contare indifferenti all’individuo che gli vive accanto costituente la sua intima società?
Servono settimane alla persona per innestare nel proprio DNA l’io commisurato al noi? Guarda l’altro da un balcone, un divisorio trasparente, uno schermo distante anni luce: c’è da contare per sentire oltre che vedere, ascoltare insieme a osservare?
Ancora lavori per soldi o perché non puoi non averne; perché lo Stato non ti invita al sicuro. Esci per la psiche inabile a un processo vitale al di fuori del labirinto. Sei più social che mai perché non sai dialogare in casa. Attendi sull’attenti, chi in attesa. Preghi a mani giunte, chi col palmo aperto. 
Riformulare quanto non funziona è formula fondante; il gioco va sgretolandosi, porta in rovina i giocatori; è il momento che chi partecipa cambi le regole. O sarà il gioco a cambiarle invece noastra: è legge precipua preservare la nostra vita sociale emotiva progettuale.
Dalla Cina… dal familiare? Dall'autunno? Quante estati prima che il torrido edonismo sia farfalla “fenicea”; non bruco bensì drago sfarfallante. Conto quanto e cosa occorra per essere sfavillante spumeggiante e umano!
Persone individui della specie umana, imperiture fenici con polvere di stelle; quante persone maschere di abominio di un teatro marcio e cinereo!
È l’indole trinakriota: c’è futuro immane a cui non sappiamo dare la mano; io canto scrivo disegno l’immanenza per cessare il computo, mantenere vivo il mio compito di essere vivente!
Quante volte dobbiamo contare?
Sono Trinakriota, io conto! In quanto Siciliano il chiuso è cielo stellato tra i marosi, braccia aperte brindanti commensali. È #ciatueciuri!

Vivi l’immanenza aprica!



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CONTI PER VIVER APRICO? /#WMFTJK Fino a quanto dobbiamo contare? Filiere sfaldano la rete economica per massificare prodotti. Nell’era del contagio #VentiVenti la rete si palesa fragile in punti nodali, insaziabile in linee superflue; produce sterili linee stigee. Chi produce senza legge né diritti sfalda una società potenzialmente rigogliosa in quanto figlia della Terra, equilibrata nel suo caos esplorativo, focolare come figlia delle Stelle. Quanti individui dobbiam contare indifferenti all’individuo che gli vive accanto costituente la sua intima società? Servono settimane alla persona per innestare nel proprio DNA l’io commisurato al noi? Guarda l’altro da un balcone, un divisorio trasparente, uno schermo distante anni luce: c’è da contare per sentire oltre che vedere, ascoltare insieme a osservare? Ancora lavori per soldi o perché non puoi non averne; perché lo Stato non ti invita al sicuro. Esci per la psiche inabile a un processo vitale al di fuori del labirinto. Sei più social che mai perché non sai dialogare in casa. Attendi sull’attenti, chi in attesa. Preghi a mani giunte, chi col palmo aperto. Riformulare quanto non funziona è formula fondante; il gioco va sgretolandosi, porta in rovina i giocatori; è il momento che chi partecipa cambi le regole. O sarà il gioco a cambiarle invece noastra: è legge precipua preservare la nostra vita sociale emotiva progettuale. Dalla Cina… dal familiare? Dall'autunno? Quante estati prima che il torrido edonismo sia farfalla “fenicea”; non bruco bensì drago sfarfallante. Conto quanto e cosa occorra per essere sfavillante spumeggiante e umano! Persone individui della specie umana, imperiture fenici con polvere di stelle; quante persone maschere di abominio di un teatro marcio e cinereo! È l’indole trinakriota: c’è futuro immane a cui non sappiamo dare la mano; io canto scrivo disegno l’immanenza per cessare il computo, mantenere vivo il mio compito di essere vivente! Quante volte dobbiamo contare? Sono Trinakriota, io conto! In quanto Siciliano il chiuso è cielo stellato tra i marosi, braccia aperte brindanti commensali. È #ciatueciuri! Vivi l’immanenza aprica! #Covid19 #Contagio #Italia #Sicilia #Sicily #DanteDì #Dante
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20200317

NON ESISTONO I DRAGHI DEL MALE!

Non esistono i draghi!
Non esistono in quanto abomini e incarnazione del male.
Ciò che è deviato lo è per una vista deviata: chi non sa osserva guarda la realtà con traslati intenti. Chi non osserva non vuole trovare, conoscere, produrre.
Non esistono draghi inceneritori.
Non esistono draghi cupidi.
Esistono draghi speculari…
solo quando li si vuole uncinati e ferali.
In questo caso, chi li vuole li vede chi li vede li vuole.
Non esistono i draghi avversi!
Non finché chi li bracca non li avversa.
Quando pensiamo che il nemico è chi ci spaventa basta poco per averne paura.
Può essere più scuro, più profondo, più lontano.
Eppure, pensa, si, tu, fermati a pensare: hai paura?, pensa che non si tratta di un nemico, ma di paura. Si tratta della tua pausa a osservare la conoscenza.
Conosci il tuo avversario per conoscere la tua paura; scoprirai che non esistono nemici; che non esiste una paura insana bensì esiste una paura che può trovare, conoscere, produrre.
Non esistono draghi di tesori.
Esistono tesori di draghi.
Chi vive vicino a noi e ci spaventa è sempre stato chi viene dal Medio Oriente, dall’Africa, dall’Estremo Oriente… e anche di un tedesco, di un francese, di un americano, di un albanese, un polacco, un rumeno, un rom… Parlo di te, si. Sei un italiano e so che hai paura. Tanta. Costante. Un cacofonico e pulsante insieme di cose che hai scelto di temere.
Hai paura di un siciliano, di un calabrese, di un lombardo, di un piemontese, di un romano e di un torinese, di chi è di questa città, di chi è della tua, di chi è della citta vicina, di chi è della città che non abbiamo mai visitato.
Non è paura? È sfiducia?
E non si è sfiduciati quando si ha paura?
Vuoi vivere senza paura e fidandoti di tutto il resto?
Sbagli. La paura è un prisma quanto un filtro di razionalità.

Eppure – a causa di ciò – la paura è un’onda temporale contro la Polizia e la prudenza, contro i Vigili del Fuoco e il raziocinio, contro gli operatori medici e la cura del concittadino, del parente, di sé stessi.
C’è paura e si canta “uniti” dai balconi, c’è spacconeria e si crede che per “ammazzare il tempo” si possa sparare a salve con dirette social; c’è ostracismo e si cercano informazioni irrazionali e confutabili. Capisco, #DiligenteLettore, la confusione regna sul sapere.
Ma… hai difficoltà a dirigere un faro verso chi è ammalato; chi è a rischio può avere un tuo pensiero?
Un pianto di brezza, occhi caldi chiusi per cercare e spedire ristoro; puoi rivolgere lacrime e forza in direzione di chi ha perso la vita e chi ha perso chi è morto! Io posso piangere con te, per loro.
Non si può lasciare che la società che ci viene proiettata – così dolorosamente – venga lasciata seccare.
Eppure, vedo i semi di come verrà abortito il Seme (che ci è stato concesso) di una società che potrà fare il suo balzo evolutivo con promettente stabilità: egoismo sferzante nell’albagìa, avido trasudare edonismo, invidia che non sa banchettare se non in solitudine…
Inutile proseguire – per me con la lista ridondante, e per chi non vuole risorgere e costruire dalle ceneri di un virus planetario.
Tutto potrà scaturire dal “virus del tempo”: ci concede tempo per pensare a noi stessi e a chi ci è vicino (anche se se l’è portato via); ci concede tempo di pensare a cosa aggiustare e cosa abbiamo lasciato oscurato; c’è tempo, e non sappiamo quanto, di andare in profondità su ogni cosa può donarci un futuro in salute; c’è tempo di accorciare quante più lontananze; sono svariate le concessioni quindi perché perdersi in quel poco che ci viene (apparentemente) tolto?


+ + +
La prima adesione alla rinascita è la tenacia a restare vivi, ergo: #RestiamoACasaUniti.
Possiamo essere la congrua resistenza #Tuttiinsieme #amenteaperta / #tuttiinsiemeapertamente.
| #ResistiamoACasa: applichiamo la #Sharesilience!

#VITA11:
#Coronavirusitalianews.
#Covid19; #contagio.
#Italia / #Italy; #Sicilia / #Sicily!



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Non esistono i draghi! Non esistono in quanto abomini e incarnazione del male. Ciò che è deviato lo è per una vista deviata: chi non sa osserva guarda la realtà con traslati intenti. Chi non osserva non vuole trovare, conoscere, produrre. Non esistono draghi inceneritori. Non esistono draghi cupidi. Esistono draghi speculari solo quando li si vuole uncinati e ferali. In questo caso, chi li vuole li vede chi li vede li vuole. Non esistono i draghi avversi! Non finché chi li bracca non li avversa. Quando pensiamo che il nemico è chi ci spaventa basta poco per averne paura. Può essere più scuro, più profondo, più lontano. Eppure pensa, si tu, fermati a pensare: hai paura? Pensa che non si tratta di un nemico ma di paura. Si tratta della tua pausa a osservare la conoscenza. Conosci il tuo avversario per conoscere la tua paura; scoprirai che non esistono nemici; che non esiste una paura insana bensì esiste una paura che può trovare conoscere produrre. Non esistono draghi di tesori. Esistono tesori di draghi. + La prima adesione alla rinascita è la tenacia a restare vivi, ergo: #RestiamoACasaUniti. Possiamo essere la congrua resistenza #Tuttiinsieme #amenteaperta / #tuttiinsiemeapertamente | #ResistiamoACasa: applichiamo la #Sharesilience! #VITA11: #Coronavirusitalianews #Covid19 #Contagio #italia #Italy; #Sicilia #Sicily. + #MaurizioCACCIATORE #WorldsMakerFactory. #Drago #drake #dragon #dragocinese #Long #chinesedragon #Illustrazione #fullcolor #illustration #pittura #acrilico #acrylicpainting #acrylic #painting
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