20160120

La Mia Diligenza È Un Crocevia #001.

Se non trovo marinai non posso salpare alcuna nave, se non mi si affiancano pionieri esplorerò terre che resteranno deserte, se non incrocio sognatori non posso giocare alla vita. L'assenza di avventurieri ci sfida nel Vuoto.
Siamo il Marinaio, il Pioniere, il Sognatore, l'Avventuriero che si inoltra e sa interagire con chi ci si può conoscere?


[to be continued]

20160119

LEO: «Che fai? Perché "fletti"?» RAT-MAN: «Sono all'ultima puntata!»

Leo Ortolani Official and Gentleman
Di coraggio se n'è dovuto prendere quanto i propri lettori: l'autore Leo ORTONALI ha annunciato la data di chiusura di RAT-MAN.

«Cchi è Rratt-man?! Rat-man è l'amico mio, quello ratto, ma tanto ratto che .

Circa trent'anni fa Leo Ortolani, alter-ego di Deboroh La Roccia, si fletteva nel vuoto... e fu amore a primo impatto con molti dei suoi futuri fan!

Tale era la passione, il trasporto, la voglia di celebrazione che trasudavano i fedeli di RAT-MAN che io stesso, quando cominciai ad averlo richiesto dal 2000 negli scaffali della mia prima fumetteria*, mi veniva decantato:
«Ma lo sai come ha cominciato? Ha cominciato fotocopiandosi tutti i disegni che vendeva per mille lire davanti alle scuole!»
Vero o no, una cosa era certa, pur non conoscendolo: qualcosa mi diceva che era da ordinare e offrirlo ai miei clienti.

La realtà delle origini varia sempre il mito, in questo caso non ne altera l'identità: L'ETERNAUTA, la rivista contenitore che dal 1980 al 2000 ha pubblicato in Italia l'arte fumettistica spagnola e argentina e francese, nel suo supplemento (SPOT #2) del numero 80 (1990), pubblicava RAT-MAN per la prima volta: Leo ORTOLANI aveva vinto un concorso per giovani autori.

Da allora – passato alla fanzine MADE IN U.S.A., fu notato e messo sotto con-tratto dalla MARVEL ITALIA – vi sono state tre ristampe (TUTTO; COLOR SPECIAL; GIGANTE) che ripropongono le vecchie avventure; fino al giorno in cui Leo fa un annuncio: «Chiuderò la serie di RAT-MAN

Dopo venticinque anni... Il RAT-papà ha trascorso mesi (coraggiosamente, come ha confessato lui stesso) a cesellare nei prossimi ultimi 1o albi ogni arco narrativo sospeso, a “costruire la trama finale dell’ultima, lunga, storia unica”, innestando qualche "rewind" q.b. (per attrarre al proprio maelstrom nuovi lettori, e aiutare i deboli di memoria), sale, pepe e quasi-miniserie.
Accadrà. La storia farà uso della parola FINE.

È il 122, settembre 2017:
«Fletto i muscoli perché sono all'ultima puntata!»

Ergo.: tutti a leggere, tutti a "roccambolare" verso l'ilarità e oltre!

RAT-MAN INFINITE COLL #1 RAT-MAN STATUE [Leo ORTOLANI + INFINITE STATUE]
"RAT-MAN" rappresenta la prima statua della serie INFINITE COLLECTION.
In resina, a tiratura limitata; 1999 copie dipinte a mano.

 * FANTASOCIETY.

A Sailing Cultural Scientific Expedition-Man.

Il Progetto MEDITERRANEA è viaggio, conoscenza di sé e dell'altro tramite un percorso di più di 20.000 miglia in barca a vela; è ricerca del sapere e del sapore: quando il sapore è costituito dall'intelletto e dal sentimento del nostro fratello – e non si rifiuta di conoscerne i sapori culinari, bandiera di vita.
Mediterraneo; Mar Nero; Mar Rosso settentrionale... Gibilterra... Marsiglia... Tunisi... Genova... Istanbul... Alessandria d’Egitto... Cagliari... Rodi... Tel-Aviv... Atene... La foce del Danubio...

Come si arriva a potersi imbarcare e dedicarsi alle correnti dei mari che si fanno crocevia a ogni insenatura e alle correnti umane di pensieri e arti numerosi quanto le gocce delle Acque?

Lo skipper, Simone P
EROTTIotto anni fa, slacciandosi la cravatta si lascia alle spalle il luogo di lavoro e fa il suo primo passo verso il “diritto di sé”.
Lo chiedeva il suo intelletto: “Voglio fare cose che so fare poco, avviarmi per cose mai fatte.”
Nel mentre, la sua determinazione non abbandonava lo sguardo dagli orizzonti possibili; quelli impossibili credo li abbia regalati, a manciate, ai suoi conoscenti incravattati.
L'identità sapeva, al suo primo passo, di essere le vite e il lavoro che avrebbe voluto.
E quante identità sono ancora possibili a otto anni!

Otto anni pieni.
Pieni di lavori umili e gratificanti e voluti.
Nel 2008 lascia la carriera nella comunicazione d'impresa. Non spiega di più, non ho neppure indagato. Non è importante. Si è quello che si è (il “si è stati” è il proprio groviglio di radici). Le radici lavorative di Simone PEROTTI sono durate per diciannove anni.
Eppure, non è apparso dal nulla. Le radici sono molteplici per tutti, per pochi sono nette, ma il groviglio è comune.

Il suo primo libro risale al 1995. ZENZERO E NUVOLE è l'antologia con la quale ho conosciuto lo scrittore. Comprato in un piccola e labirintica libreria dell'usato a Roma, nel 2010, ci siamo scelti io per la musicalità e la libertà del titolo e lui perché io amo le parole libere di musicarsi. Lettolo, l'ho amato – preciso, lo amo ogni volta che lo leggo e maggiormente ogni volta che lo presto o lo regalo.
Ventitré racconti disegnati da ventitré ricette. Emozioni preparate, cotte e servite con evocativa passione.

Nel 2005 apre il suo primo blog che, naufragato nella rete senza alcun motivo di cui s'è venuto a conoscenza, riapre mantenendo il nome come si fa per le navi che affondano. PICCOLO CABOTAGGIO II è del 2009 e avrà l'indirizzo di un sito.
Ha un suo spazio blog anche nel sito de' IL FATTO QUOTIDIANO.

STOJAN DECU, L'ALTRO UOMO è del 2005. L'uomo di cui si narra è "l'altro" perché ineffabile per le sue storie che si diramano in altre; e nelle date, nei luoghi, negli incontri, nelle sue stesse identità...

Nel 2008 il suo amore per il mare produce VELE. Lo stile di vita della navigazione a vela attraverso fotografie (dalle imbarcazioni antiche a quelle ultramoderne) e delineando emozionanti storie del mare.

È in Sicilia che si svolge il romanzo del 2008, L'ESTATE DEL DISINCANTO.
I due ragazzi che si trovano davanti una possibile leggenda vivente si avventurano sulla nave che la può svelare. Ed è proprio a vele spiegate che, nel mare del 1943, l'estate si spezza e si è costretti a diventar uomini, e forse leggenda.

Le azioni e i pensieri di Simone PEROTTI nel 2009 si son fatti lettere, e nero su bianco parla con chi vuole ascoltare e soprattutto con chi vuole pronunciare due parole per slacciarsi dalla cavezza: «ADESSO BASTA» Questo libro ci parla delle azioni su cui ha basato il proprio cambiamento lo scrittore: il downshifting, ovvero lo scalare, si riferisce alla velocità con cui si affronta la vita (lavorativa in primis) per cui il sincronizzarsi con la vita naturale equivale, né più né meno, ai nostri giorni, a cambiare vita. Per ambire alla semplicità, alla naturalezza, alla condivisione tra le vite occorre dire «Basta!»
A
VANTI TUTTA punta la lente sulle aziende fagocitatrici e gli inerti dipendenti – il cui termine, a mi avviso, è esattamente quanto serve per metterci tutti sull'avviso. Uscito nel 2011, pone l'accento sulla paura di chi può perdere il profitto e di chi può perdere la busta paga: soldi, nient'altro che soldi. E la persona? Il manifesto che è divenuto questo saggio cerca – e con molti lettori c'è riuscito – di infondere coraggio e volontà: nulla manca al singolo rispetto alla major, alla globalizzazione, allo Stato.
Qualcuno disse che sono gli Stati a dover temere i popoli – viceversa, non è coerenza!

U
OMINI SENZA VENTO (2010) partorisce il personaggio RENATO REIS che Simone PEROTTI muove (come fosse un alter ego?) per un noir mediterraneo... e del Mediterraneo ha i sapori del notturno e del solare, della calma piatta e della tempesta.
L'
EQUILIBRIO DELLA FARFALLA (nel 2012) ci mostra Renato contro mareggiate interiori e di una società multi-strato. Contro sé stessi si può sperare di emergere avendo anche ciò che ci circonda da mettere a fuoco? Lasciare il lavoro non è lasciare la terra ferma? Seguire una donna (un amore) non è lasciar dietro sé stessi. A Renato il compito di scorgere il proprio faro.

U
FFICIO DI SCOLLOCAMENTO è scritto con Paolo ERMANI nel 2012.
La società è marcescente edonistica voltagabbana e che per poterle sopravvivere dobbiamo riscriverla. E ogni cambiamento non può esistere senza riscrivere sé stessi: il proprio posto nella società, nel lavoro, nella famiglia, negli hobby. Scollocarsi dallo specchio ci aiuta a percepirci per quello che siamo e a scorgere gli altri non come pensiamo che vorrebbero/dovrebbero vederci.
Entrare nell'Ufficio proposto dagli autori è una rivoluzione politica.

Ancora, nel 2012, per R
AI 5, Simone PEROTTI scrive con Nicola ALVAU le sei puntate di UN'ALTRA VITA. Lo scrittore conduce il programma incontrando chi ha una vita con un sistema proprio avendo plasmato la società intorno alle proprie necessità e condizioni, spesso, senza sistema e vivendo liberi.

D
OVE SONO GLI UOMINI? (2013): è la semplicità della natura maschile a esser delineata, ricercata, spronata. Tanto semplici da dimenticarsi del Femminile? Tanto macho da nascondersi nell'autorità non nell'autorevolezza. Il punto è che il mondo brulica di maschi e gli uomini stentano a «bucar la neve», la gramigna, spesso, tristemente, si mascherano malerba.
Il punto è interrogativo...

UOMO TEMPORANEO è il romanzo del 2015 per il quale ho conosciuto di persona lo scrittore. S'è bevuto insieme e ha avuto, dove ha potuto, una parola per tutti i commensali. Disponibile alla convivialità, ha mostrato quanto si goda ogni temporaneità e ogni cambiamento.

Il nostro ha lustrato barche e le ha condotte per terzi, ha sfornato pane per sé e ha impiattato per molte panze, ha dilettato la propria con quanto è riuscito a far produrre all'orto, ha raccolto legna per scaldarsi e ammobiliar casa; non ha detto di no alle occasioni che tali risultavano per lui e così è libero in una società che s'è ingabbiata nell'economia avulsa dal credito meritocratico.
Cos'è: io eseguo un servizio a te, che non puoi, non vuoi, non sai e tu ne esegui un altro a me – «evitando», come si suol dire, «come la peste» il contro-bilanciamento cieco e sordo.
Soprattutto, Simone, ha scritto. E ha pubblicato.
Lettura e laurea. Libri e colleghi di ufficio. Scrittura e carriera in un luogo che non ha costruito con le sue volontà. Tutto ciò ha affrontato Simone PEROTTI dal 2008 per non aver più di fronte la comunicazione d'impresa, la sua carriera lasciata, per avere voluto comunicare con il proprio Io, con la propria terra e il focolare, con ogni essere vivente che ha voluto liberamente conoscere.

Simone PEROTTI ha scritto undici libri, tra romanzi e saggi, collabora e ha collaborato con giornali e riviste (YACHT & SAIL e IL CORRIERE DELLA SERA, per citarne due); gestisce il suoi spazi web.
Vela e mangia e zappa e scrive.
Quando non è in mare, realizza sculture di pesci.

Dal 2014 sale e scende dalle banchine più disparate del Mare Nostrum conducendo il Progetto MEDITERRANEA in territori di polvere e sudore, di bellezza e sapere, di antiche risonanze che parlano con attuali meraviglie e tramite le voci di studiosi, artisti, politici, liberi pensatori. MEDITERRANEA e Simone PEROTTI si portano come dono e ricevono in dono la conoscenza degli incontri.
Un'alba, una traversata in compagnia dei delfini, una bevanda, una lettura, risate, e segreti, pensieri sepolti, piatti fumanti di convivialità sono la millesima parte di quanto sta imbarcando e sbarcando MEDITERRANEA.
La parte più concreta la cantano le sirene Identità e Libertà e costoro, sono bellezze che non restano a lungo in posto asciutto. Si limitano a brillare nei loro tuffi dove scorre l'acqua di un'anima che le vuole baciare, ma restano a donare amicizia dove c'è un'anima d'acqua che le vuole per ciò che sono: idee iridate.

Vi invito a tenere sempre uno sguardo sulle "scie della Rete" che i suoi partecipanti lasciano a nostro favore per potere rimboccarsi le maniche e – come ama dire lui – farsi “uomo temporaneo”.

Osservate bene chi vi naviga affianco sull'Astronave Azzurra: non è un coinquilino: è compagno, è fratello, si, ma è, prima di tutto, l'elemento che fa della Vita la Vita: è un Marinaio, come ognuno di noi.
Che si proceda a vele spiegate per sentieri di betulle o a briglia sciolta per correnti solari è solo Uniti e Unici che si è capaci di "governare" Astronave Azzurra.

Lettore, sii Viaggio! Sii Marinaio! Sii Vela e Vento e Vippita!
Questo è il Mediterraneo, sii Libero di Vivere!

E a te, Simone P
EROTTIbuon compleanno!
Brindo con te.


Una casa, quando è focolare, va lasciata aperta a chi ci affianca.
A seguire le parole e le fotografie che lo stesso ospite usa per descrivere il suo Fienile Dell'Anima.



Questo è l'articolo per il giornale SCRIVO LIBERO.it
L’“editoriale” de’ IL CAPITANO è qui.


Progetto MEDITERRANEA. – A Sailing Cultural Scientific Expedition.



Progetto MEDITERRANEA - A Sailing Cultural Scientific Expedition

Il Progetto MEDITERRANEA è viaggio, conoscenza di sé e dell'altro; ricerca del sapere e del sapore: quando il sapore è costituito dall'intelletto e dal sentimento del nostro fratello – e non si rifiuta di conoscerne i sapori culinari.
Ne parlo spesso, dunque, questa volta non entro nel dettaglio.
Questa volta è la volta dello skipper Simone PEROTTI. Il quale, otto anni fa, slacciandosi la cravatta si lascia alle spalle il luogo di lavoro e fa il suo primo passo verso il diritto di sé.

C'è forse una opinione traslata di tale diritto: si pensa che si debba conservare quanto più profitto possibile (che sia in banca o nel materasso, cosa conta?); quanto più potere (celato in casa o malcelato tra la folla ben pochi sanno farne i conti); quanto più prestigio (qui i fuochi fatui sono l'apoteosi dei fuochi d'artificio).

Perché? Perché non si crede che la libertà delle proprie azioni che esistono col corretto substrato di pensieri possa partire dal non credere sé stessi una rotella, una molla, una gemma per sé stessi quanto per coloro che abbiamo scelto di far vivere al nostro fianco.
Chi si opprime con l'ingranaggio del giusto agli occhi degli altri con cui è in competizione perde la "rotella" e non molla le sabbie mobili.
Non sboccia.

Ho soprascritto dei difetti del diritto di sé legati al profitto, al potere e...

Non potete vederlo, ma mi sono interrotto mentre ero giunto alla seconda P e mi sono domandato se davvero non vi fosse anche per gli altri la mia medesima terza P. Ho cercato nel Web ed eccola lì: il prestigio.
Ho trovato che le Tre P sono le peculiarità di chi arriva a grandi livelli nella vita, soprattutto lavorativa. Per l'appunto, ciò di cui metto sempre in guardia i miei istinti. Le tre P sono traslate perché votate all'edonismo non al proprio benessere; sono addirittura definite etica d'impresa.
Mentre scrivo, mi rendo conto che ho voluto parlare del Progetto MEDITERRANEA e del suo skipper, Simone PEROTTI il giorno del suo "cambiamento" e che non potrò fare a meno di parlare di me. Anche se dimentico, da diciannove giorni, della mia data di nascita. Lascio il titolo: il progetto è il suo emblema, a tutt'oggi, poiché la sua barca naviga tra la mente e le lettere.
Ma riprendiamo, quasi per l'appunto, dalle Tre P...

Costoro, entità spesso vive e parassitarie, si sono riguadagnate il proprio lignaggio nel petto di Simone.

Il Profitto gli ha donato l'intelletto di fare quante più cose sapesse fare; e avviarsi per cose mai fatte.
Il Potere gli ha donato la determinazione a non togliere lo sguardo dagli orizzonti possibili; quelli impossibili credo li abbia regalati a manciate ai suoi conoscenti incravattati.
Il Prestigio  l'evasione dal cilindro, per intenderci, nonché il guardarsi negli occhi  gli ha donato l'identità di essere le vite e il lavoro che vuole essere.
E quante identità sono ancora possibili a otto anni!

Otto anni pieni.

Pieni di lavori umili e gratificanti e voluti. I soldi minute chiavi per carillon fatti di zenzero e nuvole. I pensieri si son fatti lettere, e nero su bianco Simone ha parlato con chi voleva ascoltare e soprattutto con chi voleva pronunciare due parole per ribaltare le Tre P:
«ADESSO BASTA»

Simone PEROTTI è lavoratore dopo aver lasciato il lavoro.

Non pochi di noi conoscono la massima di vita: si fa gavetta e poi carriera: anni e anni a lavare i piatti e a servire ai tavoli a passare chiavi inglesi e a smontare motori a osservare chi impianta caldaie e poi... solo poi, diventare imprenditore nella ristorazione, essere il proprietario dell'officina, magari progettare impianti energetici.
«Dalle fotocopie alla direzione aziendale, dalle biblioteche alla cattedra, questi sono i passaggi obbligatori.»
Ripetetevelo pure. Ma io credo non sia sempre così, non può essere così per tutti. Non lo è stato (in certa misura) per Simone PEROTTI.
Ha lustrato barche e le ha condotte per terzi, ha sfornato pane per sé e ha impiattato per molte panze, ha dilettato la propria con quanto è riuscito a far produrre all'orto, ha raccolto legna per scaldarsi e ammobiliar casa; non ha detto di no alle occasioni che tali risultavano per lui e così è libero in una società che s'è ingabbiata nell'economia avulsa dal credito meritocratico.
Cos'è: io eseguo un servizio a te, che non puoi, non vuoi, non sai e tu ne esegui un'altro a me – «evitando», come si suol dire, «come la peste» il controbilanciamento cieco e sordo.
Soprattutto, Simone, ha scritto. E ha pubblicato.
Lettura e laurea. Libri e colleghi di ufficio. Scrittura e carriera in un luogo che non ha costruito con le sue volontà. Tutto ciò ha affrontato Simone PEROTTI dal 2008 per non aver più di fronte la comunicazione d'impresa, la sua carriera lasciata, per avere voluto comunicare con il proprio Io, con la propria terra e il focolare, con ogni essere vivente che ha voluto liberamente conoscere.

ZENZERO E NUVOLE è l'antologia con la quale ho conosciuto questo uomo. Ho già parlato di questo libro, e mi limito a rammentare che l'ho comprato in un piccola e labirintica libreria dell'usato a Roma, nel 2010. L'ho amato – preciso, lo amo ogni volta che lo leggo e maggiormente ogni volta che lo presto o lo regalo.

Forse perché ho avuto conferma che una storia scritta tra la vita e un fornello funziona e che LIRICA FOLLIERO, il personaggio del mio romanzo (il suo primo) SATOR VIE A SOL INVICTUS, vive(va) in una struttura degli interludi avvincente: cucina + focolare + avventura è la via narrativa, tutta mia, invalsa!

Nel 2012, per RAI 5, Simone PEROTTI scrive (con Nicola ALVAU) UN'ALTRA VITA. Conduce il programma incontrando chi ha una vita con un sistema proprio, spesso, senza sistema.

UOMO TEMPORANEO è il romanzo del 2015 per il quale ho conosciuto di persona lo scrittore. S'è bevuto insieme e ha avuto, dove ha potuto, una parola per tutti i commensali. Disponibile alla convivialità, ha mostrato quanto si goda ogni temporaneità e ogni cambiamento.


Simone PEROTTI ha scritto undici libri, tra romanzi e saggi, collabora con giornali, gestisce il suoi spazi web.

Vela e mangia e zappa e scrive.
È il progetto Mediterranea...
∞         ∞         ∞

Avrei voluto fissare il mio sguardo sulla scia di MEDITERRANEA, e non seguirla meramente, "numericamente": non posso che immaginarla “spuma di bellezza. E non posso che ascoltare il vento digitale che ci offrono i suoi spazi... web.

Ho cominciato il mio cambiamento autentico quando, a cavallo del 2006/2007 ho aperto i miei mari, i miei fiumi, i miei laghi, le mie nuvole con i blog che scrivo. Perché mi sono "creato" dei corsi d'acqua digitali? Perché mentre tutti brindavano e si auguravano; erano alzati ma senza il coraggio di lasciare la tavola imbandita, senza scegliere il divertimento non adeguato alla festa. Senza alzarsi non si può che restare dove si è!
(Che assioma, da poema!)
Io ho fatto tintinnare i calici per rispettare le prospettive dei miei cari e mi sono allontanato e ho pubblicato on-line e...
Da quell'ora, io sono.
L'uomo che volevo essere è nato quella notte/mattina.
Adeguato o incongruo, io ci sono. Intendo, ancora oggi. Qui, a scrivere per voi
(con voi)
e sullo scrittore Perotti.
Esserci è il prestigio che da il potere di essere il profitto che si brama!
«Che differenza fa se non fai la differenza?»

Chi mi segue mi ama... ehm... ricorda che una mia storia è stata presentata nel blog col titolo RICCIOLI DI JAZZ, la cui peculiarità erano le scie delle imbarcazioni...
Ricorda il progetto della serie fumettistica F:E.A.T!
Ricorda – Ricordi? – la sua "trasposizione" nel reale nel progetto sociale, dunque, culturale, diffuso de' LA DILIGENZA DEL SAPERE. Esatto – per chi non rammentasse, il presente blog è un presente
(l'ho scritto più volte)
per ognuno di coloro che amano la vita come La Forma D'Arte. Una modesta imbarcazione capace di muoversi per vie narrabili...

Ma si sta scrivendo di Progetto MEDITERRANEA, e per questo vi invito a tenere sempre uno sguardo sulle "scie della Rete" che i suoi partecipanti lasciano a nostro favore per potere rimboccarsi le maniche e  come ama dire lui  farsi “uomo temporaneo”.


Osservate bene chi vi naviga affianco sull'Astronave Azzurra: non è un coinquilino: è compagno, è fratello, si, ma è, prima di tutto, l'elemento che fa della Vita la Vita: è un Marinaio, come ognuno di noi.
Che si proceda a vele spiegate per sentieri di betulle o a briglia sciolta per correnti solari è solo Uniti e Unici che si è capaci di "governare" Astronave Azzurra.

Lettore, sii Viaggio! Sii Marinaio! Sii Vela e Vento e Vippita*!
Questo è il Mediterraneo, sii Libero di Vivere!

E a te, Simone PEROTTI, buon compleanno!

Brindo con te.
Brinda con  me ai miei nove anni.


* Anche di questo ho scritto, Lettore. Ma mi segui o no?_?

20160117

David: il ceruleo e il notturno | testo per SCRIVO LIBERO.it

Quanti accettarono, e scelsero di conseguenza, al sentire la voce di uno sconosciuto Orson Welles che gli alieni (il 30 ottobre 1938) erano tra noi?
34 anni dopo: per molti fu genialità, per altri teatralità trasgressiva; c'è chi ha dubbi sulla sua identità; è certo che il signor David Robert Jones, venticinquenne, dai concerti di David Bowie entrò nella vita di chi lo seguiva (anche da lontano – come lontano era lui) con la vita di Ziggy Stardust: pelle avorio, occhi bicromatici, capelli rossi, calzamaglie multicolori, era l’alieno che cantava i cunicoli iridati e i cortili ottenebrati, i vicoli prismatici e le scalinate notturne.
Per tutti fu (ed è) un alieno. Lo dice il ruolo; s’è palesato lui, il 6 giugno 1972.
Finché non mutò. Dopo circa un anno è Aladdin Sane dal fulmine rosso sul volto e un filiforme baluginio azzurro – c’è sempre stato un colore predominante, tra due. E mutò, nel 1974, in Halloween Jack – lo spirito della zucca dall’animo punk.
I ruoli sul palco furono precisi, studiati a tavolino, stacanovisticamente estranianti, avversi… alieni! E “scendevano” dal palco precedendolo, avvolgendolo, debilitandolo.
Ancora, a declinare la sua musica fu il suo nuovo concept ieratico: il Duca Bianco, partorito da Station to Station, il 23 gennaio 1976.
David Bowie cantava (Canta!) della vita reale, cruda e sanguigna, e della vita artificiale, senza peso e fruibile e fissa. Cantare dell’artificio della vita è significato cantare dell’artefatto che si fa Arte solo dopo esser stato Umano.
Costantemente «absolute beginner», pregava una collocazione nel mondo e una collocazione del mondo.
Il 25 giugno del 2004 fu ricoverato di urgenza e sottoposto a un'operazione di angioplastica coronarica.
Il giorno del sessantaseiesimo compleanno di David Bowie, nel suo sito fu annunciata l'uscita dell'album The Next Day, poi pubblicato il 12 marzo 2013.
L’8 gennaio 2016 è uscita la sua ultima opera (leggesi, Blackstar).
Per gravi complicazioni epatiche causate da un cancro al pancreas, David Robert Jones si spegne questo 10 gennaio.
La sua diversità è stata l’essere un uomo che voleva: voleva amore e la voleva nella musica, voleva brillare e lo voleva nella teatralità, voleva muoversi oltre ogni limite e lo sta facendo avendo una sua propria costellazione.
La sua “musica”, la musica che ha recitato è la moltitudine di prospettive in cui si barcamena la Vita.
Buon Vento, David.



IL SEGNO DELL'AQUILA - Presentazioni






16 aprile 2016, FOLIGNO.

Incontro con gli studenti.



16 aprile 2016, BOLOGNA.
Circolo dei Lettori.

15 aprile 2016, MARSCIANO.

08 aprile 2016, PARMA.
Antica tenuta Santa Teresa - Mangia come scrivi ore 20,00.

30 gennaioSUZZARA.

Festival Nebbia Gialla.


29 gennaioMODENA.

La Bottega del Consorzio Creativo  ore 18,30.

Via dello Zono, 5

28 gennaioPARMA.

Libreria Feltrinelli   ore 18,00.




Monsignor Fausto Denagua ha molti anni e molte doti, tranne quelle che si pensa debba possedere un uomo di Chiesa. La sua strada incrocia quella di Oswald Breil dopo la scomparsa di una ricercatrice, e lo scontro si fa subito aspro perché, come Breil ripete spesso, non tutto è come sembra… 

La lotta è impari: il nemico è potente, ha mezzi sconfinati e soprattutto ha come alleati l’Isis e il suo feroce esercito. Manca giusto un anello della catena perché il Male abbia il sopravvento. Un anello che solo il rinvenimento di un antico sepolcro riuscirebbe a saldare. Ma l’ubicazione di quel sepolcro è avvolta nella leggenda… E la leggenda corre a ritroso sino ad approdare alla Roma dei re. 

L’adolescente Vel vive a Tarquinia sotto il regno del Superbo, sovrano corrotto e spietato che lascia mano libera al suo altrettanto crudele figlio, Sesto Tarquinio. 

Sarà proprio quest’ultimo a sconvolgere la vita di Vel, costringendolo a vagare alla ricerca dei propri cari in un mondo ricco di pericoli e di avventure. Un peregrinare che porterà l’etrusco tra le braccia di un amore tanto indissolubile quanto tormentato e costringerà Vel a ingegnarsi per sopravvivere, sino a diventare un brillante architetto: il progettista preferito da re e imperatori. 
Il Maestro dell’Avventura Marco Buticchi si destreggia questa volta tra i fasti delle antiche civiltà e le colpe di un Occidente moderno inspiegabilmente sordo alle terribili provocazioni dell’Isis. 
Un romanzo impetuoso, capace di toccare argomenti scottanti dando voce, accanto alla puntuale ricostruzione storica, alle preoccupazioni che tormentano la nostra quotidianità.
In libreria dal 27 Agosto 2015.


THAT's ALL

JACK CLAN FANeS { Accedi e potrai partecipare al Blog }

Anobiiteca

Dichiarazione di esclusione di responsabilità / Disclaimer.

Questo sito non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza periodicità alcuna. Pertanto, non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001.