20070109

IL GRIDO DEI FLAUTI. [1991.]

La cena. Quanto ne resta. Nel tagliere. Nel lavello. Nelle pentole. Nelle padelle. Sulla tovaglia. E le posate? I tovaglioli.
… Ci sono briciole per terra!


-   -   -

«Io sono, tu sei, egli è.»
Ma, è un’onda contro… La realtà è un’onda contro lo scoglio. La realtà è… 


-   -   -


E comunque si apparecchi e fregandosene dei resti di cui ci si nutre, se si mangia in compagnia c'è una cena. Quando non hai nessuno di fronte a te stai solo terminando un pasto.


-   -   -


«Io penso di essere, tu pensi che io sia, egli pensa che noi siamo.»
La realtà è uno scoglio o è un'onda?


-   -   -



Domande. La vita è un salto nelle domande. Non sappiamo se ad accoglierci sarà il buio o la luce ma, inconsapevoli o meno, il salto lo facciamo. Che si resti sul ciglio, sulla china, nell'insenatura, nel passo... il salto è avvenuto! Nella maniera esatta in cui lasciamo il ciglio, la china, l'insenatura, il passo. Restar fermi o in movimento è una scelta, e ogni scelta è un salto.
C'è solo da capire, da accettare, da riscrivere i codici di una vita da noi scelta.

Tuttavia, pur avendo i codici li si saprà padroneggiare? Sapremo utilizzarli come un linguaggio per capire (non carpire, la nostra indole) noi stessi e gli altri? Qual è la lingua con la quale ci si deve rivolgere alla propria coscienza?


-   -   -


Cogito… ergo…? Ma se non lo so dire in latino posso avere un pensiero corretto?

-   -   -

Che alla tavola si sistemino il numero di sedie previsto, che si sia coniugi, amici, genitori e figli, amici degli amici, invitati dell’ultima ora nessuno conosce nessuno dobbiamo sempre prendere atto che in casa nostra, alla nostra tavola, con il nostro servizio, a mangiare il nostro cibo (pagato o lavorato) vi siano degli sconosciuti.
Siamo le persone che sogniamo di essere e non saremo mai; le persone che abbiamo il coraggio di essere e non sempre con coraggio condotte alla scelta più “buona”; le persone che vogliono che siamo e che non sappiamo scontentare; siamo alibi, vigliaccherie, marcenarismi; siamo il singolo pezzo di un puzzle quando pensiamo di esser visti, infiniti quadri di puzzle quando chiudiamo gli occhi… anche guadando dritto negli occhi chi affermiamo di rispettare, a cui diamo e da cui prendiamo fiducia, chi garantiamo complicità che non sapremo mai offrire!»

Dunque, senza ulteriori citazioni (pur vivendo tutti in base a quanto vissuto dagli altri vicino a noi: genitori, parenti, amici: il nostro background – e, infine, citiamo ab libitum pregi e difetti delle vite degli altri e li filtriamo quando ce ne accordiamo).


-   -   -

«Io penso di essere, tu pensi che io penso ciò che vuoi che io pensi, egli pensa che pensare sia…»


* * *

La Locanda Culturale LIBERANDO è gestito da ragazzi che per amore della propria terra non sono partiti e la chiamano, tra loro, Luce; la Locanda esiste in un paese, che stenta a divenire città, contro il virgulto di luce che mette sempre più radici…

Luce è lo scenario di storie d'amore, d'amicizia, di vita quotidiana, familiare, di studio e lavoro, raccolte dai sogni d'arte e dalle ricerche di realizzazione di abitanti che ardono dal desiderio del cambiamento... Cambiamento che i più non sanno applicare per paura o per abitudine verso quella indolenza che accolgono come realtà propria di una terra ricca, antica, piena di storia... e artisticamente repressa!
I siciliani si pavoneggiano schiavi del vuoto culturale che si stanno aprendo e consapevolmente imbelli si fanno depredare dagli sciacalli politici e dalla tumorale mafia, dall'accidioso opportunismo del singolo…
Tra questa insanità, alcuni agrigentini – e alcuni siciliani – ardono!
Sta a loro padroneggiare il fuoco per forgiare se stessi e
il futuro che li chiama…

Luce nasce tra la malerba siciliana. È la città gemella di Agrigento come i sognatori la vorrebbero! Nasce dai sogni giocati contro le fiere della vita; e vuole muovere i suoi passi per i sentieri non battuti della libertà di vivere ed essere ciò che si vuole…
Per non essere più schiava dell’indifferenza indolente…

Luce è!

E oscilla nella rosa che la determina.

… Come ogni essere umano è Rosa animandosi al “ritmo del pendolo di Foucault”: si allontana da sé ma ritorna al proprio centro, allontanandosi ancora, raramente sapiens, consapevole che sta porgendo un disegno di sé in rapporto con la Natura che, insieme, collocheranno nel Caos dell’Euritmia!...

* * *

Posso garantirti, Lettore, la realtà che scorre nelle vene di ogni mio personaggio. Anche se i personaggi, si sa da millenni, non appartengono che a sé stessi fintanto si alimentano degli altri – gli altri che interagiscono nelle storie, gli altri che li leggono, li osservano, li ascoltano...
Ogni mia lettera è in realtà il mazzo di fogli non perfettamente impilati, retti dalla tua(mia) mano, e animati dall’altra: ogni immagine di personaggio è la somma di tratti che si agitano nell’aria nello scorrersi l’un sopra l’altro: ogni somma è concretizzata dalla Nostra visione (abilitata, artefatta, impostata) a tratti illuminata dalla luce del sole, dei lampioni dei fari delle insegne, della luna che attraversa le nostre imposte!
Ogni lettera, posso garantirti ogni cucina in lettere.
In Lettore...

Liberando nasce come Publin Art Inn.

In arrivo:
LIBERANDO & Il Grande Cocomero.
LIBERANDO & Il Vaso Di Pandora.
LIBERANDO ENTELOSIA, ENOTRIA, ERRANTE... 

Nessun commento:

Posta un commento

THAT's ALL

JACK CLAN FANeS { Accedi e potrai partecipare al Blog }

Anobiiteca

Dichiarazione di esclusione di responsabilità / Disclaimer.

Questo sito non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza periodicità alcuna. Pertanto, non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001.