Sono Pendolo, e dal tuo braccio mi reco vicino e lontano da Te.
Lo riderò e mi amareggierà: questo è il momento (della salvezza)
Sono pargolo dell'abbandono e mi reggo gattonando al tuo dono ("Scelgo il pianto, il dolore la solitudine, a gambe aperte scelgo l'inferno e il suo vuoto...")
Sotto voce ululo la follia... Sotto voce grido la mia via... (La mia via!)
Tra le tue mani ci sono strette che non ho preso mai...
Sono Diapason... e la paternità mi rifugge per te!
Quanti orizzonti per chi è in viaggio...
Quanti miraggi per chi lascia gli altri viaggiare...
Perdersi... una dote che rende la propria vita LIBERA!
«Nuvola Libera, Libera La Nuvola!»
magari si potesse veramente caro maurizio...
Innanzi tutto occorre varcare lo stato mentale che consente di percorrere ogni sentiero possibile... Perdersi, è un'avventura che va vissuta con paura e coraggio. Ma lo si deve volere... Come ogni salto nel buio nella propria vita!
«Su, su... e viaaa!»
«Nuvola Libera, Libera La Nuvola!»
«Su, su... e viaaa!»
«Nuvola Libera, Libera La Nuvola!»
E quello che vorrei dirti non si trova nelle parole che conosco per te!
Io ho scritto, il mio Jackind ha errato, con:
Uomini Viaggianti [MAGNAGRECIA. IT. 2010. IL PARTO DELLE NUVOLE PESANTI]
Calling You [BAGDAD CAFÈ. DE. 1987. Jevetta STEELE]
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