20100518

«Le parole che si dicono smettono di fare paura.»

Torneremo a noi
senza grida,
ma toccami,
fammi gridare.
sono impregnato di te;
sono impegnato da… date a me.

Tu mi piaci, mi sei addosso
sei entrata dentro il mio mondo
e di questa terra hai
fatto la tua… tua terra.
Tu la miri, ti sdrai nel mio grano
tu respiri la mia parola e ti dai alla mia mano.

Credi che non puoi amare
il tempo ti tiene per le spalle
in ore piene ore amare
ore di silenziose e urlante pelle
il mare ti offre
non aver paura ti prendere il timone

non chiamarmi angelo
non chiamarmi portatore,
non mi vuoi perfetto, non chiamarmi così
di me non vuoi l'ombra di quello che darei
prendi il tempo e chiudilo... fuori di te.
Tu mi piaci…
Per questo mi ferisci di più!
E non hai modo di ferirmi!
L'ho detto che mi piaci?
Non chiamarmi angelo
sarei anche portatore d'altro dolore:
se mi prendi per quello che sono,
pur angelo, non avrai solo sorrisi in dono!

Vorrei che tu conoscessi la verità.
Soffrire non può significare morire!
Tutto mi puoi dire senza parole.
… Evapora invernomuto borgesiano!

Voglia di te, sporcata così
Distrattamente innamorandosi
Prendi la colpa e lasciala… non ti appartiene.
Non sei indaguata, non hai mostruosità in agguato
la tua parte peggiore che vuoi nascondere (al mondo) (e nascondere a me)
è la parte che io amo-e-non-amo…

Le parole che si dicono smettono di fare paura.
Così ho parlato e ho chiesto dei tuoi occhi
della pace che non c'era della pace ricercata
ho chiesto dei tuoi sguardi
hai detto che eran tutti… miei.
Ho creduto che potessi essere io
la pace nell'uragano e la luce sotto la pioggia…
a farti fare pace con te stessa,
a darti la pace con te stessa.

Io… a te… volevo leccare addosso… la mia ombra…
Io… in te... volevo sanare ferite del tuo vivere in ombra…
Io con te (a te) ho dato me stesso
Sinceramente e illuso ho creduto in me
che potessi essere raccolto e ballato;
senza schermature tu, mi avresti baciato.
Ho creduto di non far paura alle tue fragili emozioni,
che i sentimenti vedessero che la pioggia non è un cielo nero,
che respirare la mia aria ti avrebbe fatto stare bene… con te!

Quello che fuori dal tempo e dallo spazio si costruisce
con una sola parola – d'amore e passione – si seppellisce! C'è così tanto nella vita e così poco tempo per una sola manciata di vita!
Le parole che si scrivono (cantano) smettono di far paura
vengono da albe e tramonti, da sogni e dolori
(tengono per mano te, tengono per mano me)
e son parole, mani, che si possono non dire… ma baciare!
La distanza non fa paura con un tuo sguardo!
Il baratro ha mille ponti con un tuo bacio!E non occorre cambiarsi se chi si ama si cambia!!

Sento il peccato dello spreco di tempo
(Senti il peccato dello spreco di sentimenti?)
e sento peccare i sentimenti senza di noi…
Io non ho fretta non ne averne tu:
evapora invernomuto, sii primavera, sii di più!
Io non ho nulla da perdonarti
se temi la mia condanna, forse non ti sei perdonata tu!
Tu mi piaci, mi sei dentro, mi baci,
mia peccatrice di vita… corri con me… osa… corro con te.… osiamo… correrai, correrò… Baciamoci, correi…

E ogni cosa io vivo (nel brio), ogni cosa esiste senza te (nel brivido)!
Io scrivo per dire chi mi legge a distanza, chi mi legge senza mai posare gli occhi su di una mia lettera, scrivo per ingannare la morte e dare a lei il Tempo.
Non c'è necessità di ricevere una lettera in risposta… O forse due: TU!

Appiccicati, Ragnetto!


jackit listened:
Rock Your Soul [THEN COMES THE SUN. IT. 2001. ELISA]
Uno [SHOWBIZ. IT. 1999. MUSE]



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