La Bonelli non pubblicizza se stessa, come potrebbe farlo una medio-piccola casa editrice?
La Mondadori può non permettersi di farne - a meno che non vi sia di mezzo Vespa, Faletti...
Viene da sé credere che si possa ovviare con titoli "massivi" per attrarre più fruitori; o si tratterebbe di trappole, inganni, puerili vigliaccate per far soldi senza meriti?
DEAD POETS SOCIETY è uno dei casi in cui il titolo italiano è migliore: L'ATTIMO FUGGENTE.
Ma perché col il titolo A CASA CON I SUOI, ci si deve far credere che FAILURE TO LAUNCH sia un film legato (anche solo per plot) a TI PRESENTO I MIEI, che in casa porta il titolo MEET THE PARENTS?
Quanti sanno quanti films sono tratti da libri e fumetti e serie televisive?
XXX. [HOME OF THE BRAVE. XX. 19XX. TOTO.]
Cercando nel Web chi avesse mosso qualche lamentela o apprezzamento su ciò che l'Italia fa alle opere, sono incappato in FANTASCIENZA.com, la quale s'è posta la stessa domanda. Facendomi sorridere per il quesito che anche loro alzano offrendo titoli alternativi, vi invito a leggere il loro breve artico di sfogo, che presenta la sottostante premessa:
RispondiElimina"E se il film di Dune in Italia si fosse intitolato Vacanze nel deserto? E se 2001 fosse uscito come Le piace Strauss? Forse ora non staremmo a lamentarsi di Un amore all'improvviso e ci godremmo tutte le belle news della settimana. Il gioco potrebbe anche continuare. Terminator diventa Sarà mio padre, Blade Runner Omicidio sotto la pioggia, Ritorno al futuro invece Una vita a 88 all'ora. Lasciamo a voi trovare altri modi creativi per far sparire ogni accenno di fantascienza dai titoli di film (o libri, perché no), appunto, di fantascienza. La settimana scorsa nei cinema è uscito Un amore all'improvviso (che poi non si sa dove sia l'improvviso), titolo italiano di La moglie dell'uomo che viaggiava nel tempo. Abbiamo protestato e ne abbiamo parlato nella news del 6 ottobre."