20070306

Anche Salvo ama suonare-recitare la POETRUSIC di Charles Dalton.

«Posso fare di più. Posso fare di più. IO VOGLIO DI PIÙ!» I pensieri di Salvo sono un rosario che spesso lui per primo non regge. La traduzione dei propri pensieri e delle formule che solcano le sue vene non trovano libero arbitrio nelle azioni. I risultati! L’uomo che era Salvo precedentemente la Frattura vuole risultati prima che la vita reclami la propria fine.
L'insegnamento... La ricerca... Che posto ho, in questo “U’ Porcu Paisi”?
Fissa la radio che ha costruito con le sue
(goffe)
mani. Una scemenza che faceva anche suo nonno, grazie all’abbonamento alla rivista ELETTROTECNICA. Una scemenza che ha cambiato la sua vita: vedere le mani di nonno costruire una radio, costruire il suono...
Fissa la radio, NE!
Perché io sto fissando te!
Quanto è direttamente collegato alla Frattura provocata da' Il Sistema mantiene vivo il suo ricordo del passato. Se ciò che conta è [omissis].
La radio deve entrare in ogni centro nervoso di questo Paese di merda... U’ Porcu Paisi...
La radio? «La “radio” mi dirà chi siete e come siete. Risolverò il vostro enigma, e imiterò il vostro gioco!»
In quest’oggi, si sente più ingegnere e ricercatore di quanto si trovava nell'aeronautica.
Se solo riuscisse a trovare un saxofono
(Cosa può servirmi un sax? La musica fa sbocciare, la radio fa sbatacchiare!)
potrebbe rendere migliore la propria raccolta di pellicole.
Ogni raccolta di spezie
(Lo so, lo so!)
sarebbe stata irradiata dal suo amato free jazz con “spolverate” di blues che avrebbero aiutato la sua medesima concentrazione; nella soluzione...
Corazze tubolari di resistenze sono i suoi porta-spezie... Per lui l'emblema della natura umana; della diversità; del viaggio!
In alcuni barattoli di vetro tiene al sicuro vecchie pellicole che non lo riguardano. Ma che importa!, riguardano l'Italia.
«Posso fare di più.Voglio di più?» Il bisbiglio che i suoi polmoni “speziati” hanno l’autorità di tramutare in sentenza svolge indisturbato, sia dentro che fuori dalla sua mente, il ruolo di imbrigliare la sua identità, la sua memoria, la sua umanità.
(Pre-Frattura!)
(Il sax e l’aeronautica!)
Statiche.
Anni addietro, gli avevano chiesto perché il free jazz tra tutti gli altri generi, lui rispose che, essendo sua madre nata a Fregene, non poteva essere diversamente. Di questa sua discutibile battuta ricorda poco, ancor meno della “molle ironia” con cui riempiva sé stesso di risate.
Frequenze.
(Cerchi concentrici influenzano le frequenze dei suoi pensieri radio.)
I suoi droni-radio sono sempre più nella rete
(sanguigna)
della nuova realtà.
Elia [omissis]. A Salvo non interessa quanto ne sia consapevole, quanto a sua volta il mulacchione tenti di [omissis]. Salvo lo tiene d'occhio; a suo modo sprona e spiana le manipolazioni del bastardo [omissis].
Salvo ha gli occhi stanchi. I pensieri sono leggenda!
Per quello su cui lavorava prima della Frattura, per quello che rivive nelle fragranze delle spezie... e delle pellicole; per tutto quello che il Treno-Ciclope miete lui lavora... si prepara a [omissis].

Le 17.45: è ora!
Accende la radio.
E trasmette.
«Il pallone è in calcio d'angolo o di punizione o ti arriverà una rovesciata.
[omissis].»
La voce che NE può ascoltare è la voce di una bambina: dolce, decisa, poetica, implacabile.
Salvo tiene nell’ombra l'identità dell'uomo...
che sono o che ero?


Freedom Day [WE INSIST!USA. 1960. Max ROACH; Oscar BROWN]


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