20130112

DOVE SONO GLI UOMINI? [IT2012.SimonePEROTTI.]

 LE DONNE RACCONTANO LA SCOMPARSA DEGLI UOMINI


DOVE SONO GLI UOMINI?

Il nuovo libro di

Simone PEROTTI

Autore della perla ZENZERO E NUVOLE,
e del best seller ADESTO BASTA.


CHIARELETTERE, Collana Reverse, pp. 208, euro 13,90



“Per parlare degli uomini, oggi più che mai, occorre ascoltare le donne, farsi raccontare le loro disavventure, sfidando le leggi della riservatezza e della buona educazione.”
Simone PEROTTI



“Alla propria forza non si rinuncia senza soccombere ad altre forze”
Luisa MURANO



PRETESTI di DOVE SONO GLI UOMINI?
“Gli uomini hanno esaurito la loro capacità di immaginare un mondo nuovo.”
Alain Touraine, autore del libro Il mondo è delle donne.

“Dove sono i protagonisti di sempre della scena sociale, quelli che sono sempre stati al centro della piazza, della spiaggia, del bar, delle storie? Perché sul palcoscenico ora sembra che ci siano soltanto donne?”

“La richiesta era di definire gli uomini scegliendo fra una serie di aggettivi. I più votati sono stati ‘non in evoluzione’, ‘impauriti’ e ‘dipendenti da famiglia e altro’.”

“Stiamo vivendo un vero boom dell’autostima femminile.”
Hanna ROSIN, autrice del libro THE END OF MEN.


“Le donne del movimento studentesco e femminista degli anni Settanta possono guardare con dolcezza e compiacimento le proprie figlie, forse invidiarle per la libertà di cui godono, frutto delle loro battaglie.
I maschi di quella generazione, invece, hanno messo al mondo una genia di uomini disorientati, incapaci di stare al passo con le donne nuove che avevano come sorelle, amiche e amanti.”

“Quanto dovremo aspettare per vedere un cambiamento che non sia né patito né subito dagli uomini, ma innescato di loro iniziativa, come soggetti attivi?”



Dal libro:
“I diritti non si ricevono, si conquistano. Nessuno ha offerto alle donne pari opportunità, pari condizioni: hanno dovuto lottare per averle, e lottano ancora oggi, dopo decenni. Hanno dovuto spiegare la loro complessità fino a perdere il fiato e la voce.

Un cammino analogo attende gli uomini, che per primi devono ammettere la loro condizione di spaesamento, il loro bisogno di riscrivere un’identità troppo debole e confusa per funzionare e risultare attuale. Sono gli uomini a doversi analizzare come genere, a dover ammettere il fallimento o almeno l’inattualità del modello, a dover fare pace con la frustrazione professionale, a doversi concedere nuovi sogni e il coraggio per perseguirli.

Se gli uomini non si riconoscono nell’idea di mascolinità e umanità con cui vengono giudicati, lo dicano. Se patiscono le donne per come sono diventate o il lavoro che li imprigiona lo dicano, alzino la voce, elaborino una prospettiva diversa, più adatta ai loro corpi e alle loro anime. Nessuno lo farà per loro. Potranno rivendicare solo ciò che manifestano, ciò che spiegano.

Potranno esigere comprensione solo dopo aver parlato“.


“Le donne del movimento studentesco e femminista degli anni Sessanta e Settanta non sono fallite del tutto. Avranno pure perso la battaglia contro il capitalismo, l’edonismo, la mentalità borghese e consumistica contro cui lottavano, ma possono sempre guardare con dolcezza e compiacimento le proprie figlie, forse invidiarle per la libertà di cui godono, frutto delle loro battaglie, e sicuramente essere loro di aiuto per fronteggiare lo spaesamento tipico di ogni nuova epoca”.



SCHEDA
Uomini impauriti, senza sogni, inerti. In giro, a divertirsi e tentare, soltanto donne. Che succede agli uomini? Mentre psicologi e sociologi si esercitano sulle più svariate teorie, mancava ancora uno sguardo dal basso fatto di storie e racconti di donne che da anni parlano della scomparsa del maschio (“o sono gay o sono impegnati”, “non si trova più un uomo decente”). Donne single o sposate, ma lasciate sole, e tuttavia ottimiste, piene di energia e capacità di rinnovarsi, fino alla spregiudicatezza. L’uomo invece è assente, incapace di trovare una collocazione sociale, massacrato dal lavoro, frustrato nelle sue aspirazioni, in crisi sessuale: essenzialmente solo mentre il mondo cambia.



Simone PEROTTI, oltre ai suoi romanzi ha scritto ADESSO BASTA (2009), caso editoriale sul fenomeno del DOWNSHIFTING (rallentare, cambiare vita), 13 edizioni. Con Chiarelettere ha pubblicato anche AVANTI TUTTA (2011) e UFFICIO DI SCOLLOCAMENTO (con Paolo ERMANI, 2012). Ha scritto e condotto su Rai5 il programma UN’ALTRA VITA.

Il suo blog: www.simoneperotti.com

Nessun commento:

Posta un commento

THAT's ALL

JACK CLAN FANeS { Accedi e potrai partecipare al Blog }

Anobiiteca

Dichiarazione di esclusione di responsabilità / Disclaimer.

Questo sito non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza periodicità alcuna. Pertanto, non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001.