«Ci sono milioni di storie, su questo pianeta. Questa è una delle tante.»
Mork.
MORK & MINDY #01.21. In Mork We Trust.
/Mork In Libera Uscita.
[USA. 1979.03,15. Michael ENDLER.]
«Quello di tenere un diario o scrivere a una certa età le proprie memorie dovrebbe essere un dovere “imposto dallo stato”: il materiale che si sarebbe accumulato dopo tre o quattro generazioni avrebbe un valore inestimabile: molti problemi psicologici e storici che assillano l'umanità sarebbero risolti. Non esistono memorie, per quanto scritte da personaggi insignificanti, che non racchiudano valori sociali e pittoreschi di prim’ordine.»
I RACCONTI.
[IT. 1961. Giuseppe TOMASI di Lampedusa.
| Introduzione. | FELTRINELLI.
Universale Economica #1237. VI edizione, febbraio 1999.]
«Una delle cose che succede quando scrivi sulla tua vita è che educhi te stesso!»
xxx. [XXX. USA. xxxx. Andy WARHOL.]
«L’uomo che sa leggere parla cogli assenti, e si mantiene in vita gli estinti. Egli è in comunicazione con l'universo – non conosce la noia – viaggia – s’illude. Ma chi legge e non sa scrivere è un muto.»
nota n. 520. [NOTE AZZURRE. IT. 1964. Carlo DOSSI.]
«Secondo me una città non è una città senza una libreria. Magari pretende di chiamarsi città lo stesso, ma se non ha una libreria sa bene di non potere ingannare nessuno.»
Richie Hinzelmann.
AMERICAN GODS. [USA. 2001. Neil GAIMAN.]
«I bibliofili possessori di biblioteche di cui non volgono una pagina, si possono paragonare agli eunuchi in un harem.»
nota n. 1860. [NOTE AZZURRE. IT. 1964. Carlo DOSSI.]
Nessun commento:
Posta un commento