Termino di preparare il sub-strato per il barbecue.
Raccolgo le pere più mature.
Adocchio la pianta grassa che va sradicata e trapiantata...
Ma è mentre sfoltisco i cespugli dei capperi che la mia nuova (?) casa editrice mi contatta.
Il romanzo – letto sommariamente – piace. Fosse anche piaccia sommariamente, ne vengo gratificato. Ora, al vaglio, vi sono tali corrispondenze: principiante + fantasy + italiano = pseudonimo/pagine ridotte.
Non è auspicabile avviare la mia carriera di romanziere direttamente con la Writer's Cut, secondo le varie case editrici. Dunque, il progetto in ipertesto non sembra ritrovarsi nella rosa delle scelte.
* * *
Parla una casa editrice tipo: «Se il progetto è di un principiante e ci crediamo siamo noi che paghiamo, se non in anticipo, l'autore!» Ma... Eccolo il fantomatico Ma. Ciò che fa specie, in Italia, è che le "corrispondenze" danno vita a quelle tanto "italiote equazioni", e la casa editrice tipo esordisce in altro modo: «Dovresti contribuire con X€, anche a rate. Ed è davvero poco, sai?»
Basta davvero che Casa Editrice Tipo rimpingui il proprio catalogo, e null'altro?
* * *
In fondo,
Parla una casa editrice tipo: «Se il progetto è di un principiante e ci crediamo siamo noi che paghiamo, se non in anticipo, l'autore!» Ma... Eccolo il fantomatico Ma. Ciò che fa specie, in Italia, è che le "corrispondenze" danno vita a quelle tanto "italiote equazioni", e la casa editrice tipo esordisce in altro modo: «Dovresti contribuire con X€, anche a rate. Ed è davvero poco, sai?»
Basta davvero che Casa Editrice Tipo rimpingui il proprio catalogo, e null'altro?
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In fondo,
(non così in fondo, grazie alle Muse!)
devo fare i conti in esclusiva col mio comodino: mi cederà la custodia dei miei sogni?
Lascerà che gli apra il
(MIO)
cassetto?
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