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«Realizzare articoli, info-schede, e incontri a supporto l'uno dell'altro impegno sociale e culturale potrebbe aiutare a sensibilizzare la cittadinanza, i giovani soprattutto, e non meno gli stessi network di informazione.»
Quanto suggerito (e sto per esporvi) è ciò che vorrei fosse una nutrita rete blog, ma tant'è...
«Strutturare il vostro blog con una serie di articoli/sagi su quanto evidenziato nella chat del gruppo.»
L'ho scritto in quella chat e lo scrivo direttamente a voi:
«Mi auguro di trovare il vostro assenso e sostegno.
Grazie.»
Subito dopo – chi mi supporta nel lavoro di scrittura e nel lavoro creativo-culturale – mi invia questo link!
Così scrivo, col primo intento di pubblicare il mio seguente pensiero nella chat di cui sopra ma, risposta o non risposta, la mia parola passa sempre da qui.
Anche se non sempre si dirama altrove.
(Termino la premessa! Ed ecco il testo sgorgato dalla notizia.)
★ ★ ★
Il mio cruccio – che radico nel progettare gli eventi culturali che vi offrirò prossimamente – è riuscire a fornire basi solide, incisive, che prendano le coscienze e così prendano piede con le azioni di chi ha saputo ascoltare.
Entrare nelle menti, nel substrato, nelle coscienze è arduo quanto è impellente e precipuo!
Se non ci si avvede di portare rispetto per l'operato altrui, anziché chiedersi quale siano le cause di un fallimento che è cittadino ci si veste da giudici e boia (una costante e insulsa pratica di sciatteria)! E chi giudica e condanna fallisce la sua presenza.
Si vuole essere presenti nel dire cosa è e cosa deve essere e fare la società? Benissimo: in questo caso sii presente in teatro, caro "boia della tastiera"! Se devi celarti, fallo al buio della platea a spettacolo iniziato, dietro accanto davanti le teste degli astanti, tra gli scrosci degli applausi!
Entrare nelle menti, nel substrato, nelle coscienze di chi lavora per il proprio territorio è un tale impegno partecipativo che chi sa solo illudersi “d'aver valore“ nella propria vita, nella propria sfera famigliare e amicale, nella propria città come “boia da tastiera“ sa solo rifuggire!
Chi sa solo illudersi per sentirsi presente (ma celato) è esso stesso la prima illusione della propria vita.
E, purtroppo per la Società che vorremmo, è un'illusione di cittadino? No, è un'illusione di essere umano!
Vergogna!
E non perché c'è un cadavere caldo! Si, sono crudo appositamente. Ci sarebbe stata comunque una vittima presa di mira, attaccata e colpita non da una tastiera ma da imbelli! Si, si, non "imbecilli", ma "inetti alla guerra", "privi di coraggio e forza morale", "deboli", "incapace", "codardi", individui senza identità votati alla belligeranza senza saper belligere. Ma come tarli entrate nelle menti!
A voi "teatranti dell’ignominia", voi «mai uno, nient'altro che nessuno tra centomila»: Vergogna!
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