Io do a te tutto il mio esistere, sei mio fratello sulla Nave Azzurra.
Oltre l'Orizzonte... Dal Falò Maestro, dove mi è consentito di avvistare nuove terre, assisto alla risacca di tante di quelle vite buttate a mare – con o senza Luna!
Qualcuno capace di volere tonneggiare riesco anche a... Sono solo bracciate, annaspa, si scortica pur di non raggiungere L'Alto Mare.
(Forse barbagli sulle ondine trasportano la sua volontà al largo. E lì, la volontà si sfalda!)
Io do a me tutto il mio manifestarsi delle possibilità che genero. E in questo assumermi sono Orizzonte e avvistamenti, sono Marea e terre nuove.
Con tutto l'ardore che saprai
(... sorella... fratello...)
e saprò, ogni «M'aidez!» per me e per Te deve essere un canto di prosecuzione. Una iniziativa di nascita pionieristica.
(La nascita è d'acquamarina, screziata e lucente d'ombre, è il lascito per le navigazioni che ci seguiranno!)
Questo agire è il mio giorno, non c'è richiesta d'aiuto avendoti come Marinaio al mio fianco. Anche tu sei sulla Nave che lasciamo condurci!
Tu sei mia sorella,
tu sei mio fratello,
ovunque Nave Azzurra la lasciamo
trasmutarci!
{ musica, capitano }
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